L’apertura di un comitato elettorale di CasaPound a via Pietro Castellino è una vergogna. Non possono esistere mezzi termini quando si parla di forze dichiaratamente ispirate al fascismo: la sola esistenza di un luogo legato ad ideologie razziste e violente rappresenta uno schiaffo in faccia alla Resistenza ed al territorio da cui è partita la straordinaria vicenda delle Quattro Giornate di Napoli. All’Arenella e al Vomero l’accoglienza e la tolleranza sono sempre state di casa, e qui sono nati ed hanno vissuto alcuni dei protagonisti della lotta contro il nazifascismo e della rinascita democratica del nostro Paese; l’idea che proprio questi quartieri vengano macchiati dalla presenza di chi vuole imporre la propria idea opprimendo chi non la pensa allo stesso modo è a dir poco insopportabile.
“Quando la politica tace, diventa complice; Che fanno gli altri candidati?” – Dichiarazione Stampa di Mario Coppeto
Solo due anni fa, a pochi metri da via Pietro Castellino, gli studenti del liceo Vittorini erano stati pestati e presi a martellate in testa da militanti di Blocco Studentesco, movimento giovanile di CasaPound. Come si può pensare che quei ragazzi possano vivere queste ore con serenità? Chi vive in quel palazzo e nei dintorni manifesta già da giorni profonda preoccupazione per la presenza di personaggi fautori di posizioni che non vogliono e non possono essere poste sul piano del dibattito democratico.
Sembra assurdo il silenzio con cui gli altri candidati su questo territorio stanno lasciando passare l’accaduto. Non c’è “politically correct” che tenga: come in passato ci hanno ricordato figure di spessore come Karl Popper e Sandro Pertini, l’intolleranza non può mai essere tollerata. Chi lascia correre sbaglia e si rende corresponsabile del dilagare di messaggi razzisti e fascisti. L’antifascismo è un pilastro fondamentale della nostra Repubblica, e realtà dichiaratamente neofasciste come CasaPound e Forza Nuova sono del tutto incompatibili con la Costituzione. CasaPound e Forza Nuova devono essere sciolte immediatamente dal Ministero, e la chiusura della sede di via Pietro Castellino rappresenterebbe un primo segnale importante da questo punto di vista. Per questo oggi sarò al Consiglio della Municipalità 5, durante il quale l’istituzione che ho presieduto per dieci anni ribadirà ancora una volta che l’Arenella e il Vomero sono state, sono e saranno sempre quartieri antifascisti!